Saluto ai colognesi nella Domenica della Misericordia

Carissimi colognesi,
siamo ancora nella pienezza della gioia pasquale, quella gioia profusa dalla misericordia di Dio che come Padre sempre si prende cura dei suoi figli.

Siamo ancora chiusi nelle nostre case per la pandemia in corso e noi ci rimaniamo, anche se a fatica, per il bene personale e comunitario.

Sicuramente la Pasqua che abbiamo appena celebrato rimarrà nella nostra memoria: le belle celebrazioni le abbiamo vissute nel cuore della casa; distanziati fisicamente ma non in maniera anonima, ci siamo comunque sentiti parte di una più grande comunità. Abbiamo sentito le campane che quasi urlando hanno annunciato la buona notizia della Resurrezione e questo ci ha ridato speranza.

Abbiamo tutti una grande nostalgia: quella di vederci, abbracciarci e poter entrare nella nostra chiesa e sentire il profumo dell’incenso e la voce corale del popolo che risponde; credo, amen.

Non è possibile.

Per qualche tempo ancora dobbiamo continuare a pregare nelle nostre abitazioni che mai come in questo tempo sono diventate il tutto della quotidianità: casa, parco, posto di lavoro, oratorio e chiesa.

In questi giorni di isolamento sappiate che i vostri sacerdoti vi pensano ogni giorno, ogni giorno celebrano i misteri della salvezza sapendovi uniti spiritualmente attorno all’unico altare. Ogni giorno dalle 16 alle 17 adorano l’Eucarestia anche per voi. Accompagnando i nostri 31 morti al cimitero li hanno salutati con le parole della fede, e quando non poteva esserci nessuno li hanno accompagnati al luogo della sepoltura salutandoli a nome dei familiari. La chiesa, pur essendo vuota, rimane sempre aperta, il Signore da qui guarda, accompagna e benedice le nostre vite, le nostre famiglie ed il nostro paese.

Il tempo che stiamo vivendo diventa faticoso sotto molti aspetti: sociale, psicologico, economico e non da ultimo religioso. Per questo continuiamo a pregare perché il Signore ci aiuti a camminare sui nostri sentieri non in solitaria, ma da fratelli che pur non vedendosi si amano e si preoccupano gli uni per gli altri.

Quanti gesti di carità e di bontà si scoprono: un saluto attraverso la finestra, una spesa portata a casa di chi non può uscire, una telefonata, un pensiero ed un sorriso che traspare sotto la ormai amica mascherina. A questo proposito è doveroso un ringraziamento alle molte persone che si danno da fare perché tutto vada bene… e non sono poche. Un grazie da parte della Parrocchia e del Comune per la generosità dimostrata con le donazioni che arrivano sul conto corrente a favore delle persone in difficoltà del nostro paese; abbiate la certezza che saranno usate unicamente per questo motivo.

Il Signore, padre della misericordia, continui ad accompagnarci in questo viaggio, al momento duro e faticoso, non facendoci mai mancare la forza e la speranza.

La Vergine Maria ci sostenga con il suo amore di Madre e renda i nostri occhi capaci di vedere sempre il sole oltre le nubi del tempo presente.

Don Mauro e i sacerdoti della parrocchia