
ALZA GLI OCCHI E CERCA LA STELLA
Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. (Mt 2, 10)
Un nuovo Natale arriva alla porta del mio cuore e bussa per chiedere di essere accolto. Di nuovo il Bambin Gesù è lì fuori alla ricerca di un posto nella mia vita. Ancora una volta Qualcuno viene a cercarmi chiedendomi attenzione.
Tutto questo accade nel misterioso silenzio di una fredda notte d’inverno.
Si, il Natale mi invita al silenzio, quel silenzio in cui Dio agisce. Come lo trovo? Non basta tacere. Posso tacere esteriormente ed essere completamente in balia dell’inquietudine. Posso tacere ed essere rumorosamente agitato dentro di me.
Fare silenzio significa trovare un nuovo ordine interiore. Significa non preoccuparsi solamente delle cose che possiedo. Significa non guardare solo a ciò che conta fra gli uomini e fra loro ha un valore commerciale.
Significa allenare i sensi interiori, il senso della coscienza, il senso dell’eterno che è in me, il senso della capacità di ascoltare Dio.
L’umanità è stata ed è capace di grandi cose: basta pensare alla scienza, alla tecnica, alla medicina e alla cultura; ma spesso dimentica che c’è un’anima che deve essere illuminata ed abitata da qualcuno che la possa rendere quello che è. Oggi, questa umanità, sta perdendo la capacità di percepire dentro di sè la voce di Dio, di riconoscere il bene, il bello ed il vero.
Fare silenzio vuol dire cambiare rotta e tornare alla ricerca di Dio. Il Natale mi aiuta in questa volontà di cambiamento.
Al vedere la stella essi, i Magi, provarono una grandissima gioia! Anche loro erano nella mia stessa condizione di smarrimento, anche loro non sapevano bene dove andare ma alzando gli occhi al cielo videro una stella diversa dalle altre. Una stella che rapì il loro cuore e riaccese in loro la speranza di una gioia perduta. Partirono seguendo la stella e scoprirono un tesoro nascosto da secoli in attesa di essere donato.
Ora anch’io posso alzare gli occhi al cielo e cercare tra le tante stelle che lo illuminano quella più luminosa e da lei lasciarmi guidare. Quella stella è la stella della notte santa: è il Signore Gesù.
Egli è la luce che mi indica la via attraverso le strade del mondo e della storia. E’ la sua luce che mi fa capire cosa è bene e cosa è male. E’ sempre la sua luce che mi fa sperare in un mondo migliore e mi da la forza per cominciare per primo a renderlo migliore. E’ la sua luce che illuminando il volto degli uomini e delle donne che mi stanno accanto mi fa vedere non dei nemici ma dei fratelli da amare.
Guardiamo allora la Stella per ricevere e donare luce, lasciamoci guidare da quella Stella per non smarrirci nel deserto arido dell’egoismo e dell’individualismo. La sua luce non abbaglia ma entra dolce nell’anima e lì produce gioia.
Carissimi, auguro a ciascuno di noi di poter vedere la Stella e di provare, seguendola ed ascoltandola, una grandissima gioia.
Don Mauro